Questo processo è determinato da diversi fattori: lo sviluppo di un nuovo modello di professionalità, basato sulle competenze, soggette a una progressiva internazionalizzazione e digitalizzazione, ragioni di mercato che richiedono maggiori specializzazioni e capacità di interazione con la clientela, oltre che motivi di carattere giuridico-normativo.

Il Centro Studi Villa Negroni monitora i cambiamenti in atto, individuando gli aspetti attinenti ai diversi ruoli per ricondurli alle figure professionali ad alto contenuto finanziario, nella consapevolezza della dinamicità del relativo segmento di mercato.
A titolo di esempio, con l’entrata in vigore della Legge federale sui servizi finanziari e della Legge federale sugli istituti finanziari vi è stato l’adeguamento della Legge cantonale sull’esercizio delle professioni di fiduciario, con la conseguente abrogazione del regime autorizzativo per i fiduciari finanziari, i quali sono ora assoggettati alla vigilanza della Finma. Oggi, pertanto, i fiduciari finanziari sono individuati quali consulenti agli investimenti, gestori patrimoniali (compresi i gestori di patrimoni collettivi) e trustees che operano a livello professionale.

Per ciascuna figura professionale sono previste le relative definizioni, le condizioni per: l’autorizzazione (tra le quali la disposizione “delle qualifiche necessarie alla funzione”) e per la vigilanza continua e i compiti, da intendersi come attività da svolgere per cui è necessaria l’autorizzazione stessa.

Tali modifiche sono la dimostrazione concreta della crescente sofisticazione dei profili professionali finanziari e dell’alta competitività delle qualifiche richieste: questi sono i motivi che confermano la formazione continua aggiornata e di qualità, quale asset strategico.

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