Da tempo la figura professionale del Project Manager si è diffusa in molteplici settori, dimostrandosi una funzione ideale per rispondere alle nuove esigenze organizzative delle moderne attività economiche. Questo perché flessibilità e agilità sono diventati i punti saldi del contesto economico/finanziario nell’era digitale e, si può immaginare, post-pandemica.
Le aziende si confrontano oggi con sfide che ridefiniscono completamente i fattori critici per il successo. Alcune professioni si sono distinte in quanto particolarmente strategiche ed efficienti, per l’insieme di abilità e conoscenze e per le attività e responsabilità ad esse riconducibili. Anche talune impostazioni organizzative stanno prendendo piede più di altre; molte realtà aziendali hanno implementato e raccolto i frutti di una parziale o intera adozione della gestione del lavoro in modo progettuale. Nel cuore del concetto di progetto si collocano, innovazione, sviluppo, orientamento agli obiettivi, controllo e gestione dei rischi. Assodato come la scienza del Project Management si applichi positivamente ad ogni contesto e industria, se il progetto si impone come elemento nevralgico per la gestione del business, allora il Project Manager, professionista capace di tenerne le redini, non può che rivelarsi indispensabile.
Il Project Manager dunque, se preparato e qualificato secondo standard affermati e universalmente riconosciuti (e.g. ISO), rappresenta un asset chiave per il futuro del mondo professionale. In quest’ottica la formazione e l’aggiornamento assumono un ruolo fondamentale ai fini della certificazione e del mantenimento di queste competenze e conoscenze trasversali e cruciali.