Autorizzazione FINMA, l’approccio vincente di Capital Trustees

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Lo scorso 12 aprile si è positivamente concluso per Capital Trustees il processo di autorizzazione da parte dell’Autorità di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA), da noi avviato l’anno scorso, per poter esercitare l’attività di trustee professionale in Svizzera in conformità ai dettami della Legge sugli Istituti Finanziari (LIsFi), entrata in vigore il 1. gennaio 2020 e della relativa ordinanza.

La consapevolezza di avere tutte le carte in regola ci ha permesso di essere la prima trust company della Swiss Association of Trust Companies (SATC) ad essere autorizzata, un risultato possibile grazie ad un lavoro di squadra condotto in-house con il coinvolgimento di tutto il team di Capital Trustees.

La licenza FINMA significa per noi il riconoscimento di una professionalità che è stata costruita nel tempo, frutto di una chiara strategia di lungo periodo nella quale la Svizzera ha da sempre rappresentato un elemento essenziale di investimento e di distinzione.

Fra le otto trust companies che sono state fino ad oggi autorizzate in tutta la Svizzera, solo Capital Trustees può vantare un’esperienza di oltre 15 anni.

Durante questo cammino nulla è stato lasciato al caso o all’improvvisazione in quanto, fin dall’inizio del percorso autorizzativo, eravamo ben consci del fatto che non si trattasse di una mera procedura amministrativa: con attenzione abbiamo analizzato le nuove normative ed i requisiti necessari per poi avviare un processo di autovalutazione e di codifica grazie al quale abbiamo accresciuto la consapevolezza dei punti di forza della nostra struttura e del nostro modus operandi.

Il compito da portare a termine è stato fin da subito chiaro: far percepire alle istituzioni la solida consistenza della nostra organizzazione fornendo una corretta rappresentazione del fatto che siamo professionisti, radicati sul territorio e con una operatività interamente ed esclusivamente condotta in Svizzera.

Grazie all’appartenenza ad una associazione mantello quale SATC abbiamo fatto tesoro delle best practices, il che ci ha permesso di adottare un codice etico, di affinare la governance ed i processi di controllo in modo da garantire la massima trasparenza agli auditor di organi terzi.

Questo bagaglio di esperienza ci ha favorito nei rapporti con l’organismo di vigilanza e con la FINMA stessa, entrambi particolarmente interessati a conoscere e comprendere come fossimo organizzati per poter garantire, da un lato, un effettivo controllo del rischio e, dall’altro, evitare qualsiasi conflitto d’interesse.

In questo contesto si è quindi rivelato fondamentale avere dei professionisti con una comprovata esperienza sull’istituto del trust e un’effettiva conoscenza delle leggi regolatrici che case by case vengono scelte, ed aver già implementato una governance con una netta separazione di funzioni e ruoli tra membri di CdA e membri della direzione.

Non è quindi casuale il fatto che il nostro team sia composto da un nutrito numero di professionisti qualificati membri della Society of Trust and Estate Practitioners (STEP) che, rappresentando un unicum nel panorama professionale, ha sicuramente contribuito a rassicurare FINMA sulla competenza ed esperienza del gruppo di lavoro.

A questo si aggiunga il fatto che, per agevolare la FINMA nella comprensione pratica della nostra operatività quotidiana, abbiamo ritenuto opportuno predisporre un “profilo aziendale” nel quale abbiamo messo in evidenza il business model e quindi i processi e le procedure di controllo interno e gestione del rischio, l’expertise, la modalità di acquisizione e gestione dei mandati e la loro conformità ad una ben definita policy cross border.

Inoltre, durante tutta la procedura, sia nella fase preparatoria della documentazione con il nostro organo di vigilanza che in quella di revisione e messa a punto con FINMA, abbiamo mantenuto un canale di dialogo e confronto grazie al nostro approccio basato sulla massima trasparenza.

Anche il tessuto professionale ticinese dimostra quindi di essere in regola con i nuovi standard regolamentari e qualitativi imposti dalla FINMA.

Questo sarà sicuramente da stimolo per nuovi sviluppi di iniziative in ambito formativo volte a mantenere e rafforzare un posizionamento di eccellenza per il settore fiduciario ticinese.

A cura di:

Francesco Giorcelli

Head of Trust and Corporate Services Capital trustees SA, TEP, Deputy Chair, STEP Lugano Centre

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