Il centro STEP di Lugano, parte della Society of Trust and Estate Practitioners (STEP), svolge un ruolo chiave nella formazione e promozione degli standard di eccellenza nella pianificazione patrimoniale.
È un piacere avere la possibilità di presentare l’attività del centro STEP di Lugano e allo stesso tempo condividere alcune riflessioni sui trend emergenti dall’osservatorio dell’associazione e sulle prospettive di sviluppo della piazza ticinese. Ringrazio dunque il Centro Studi Villa Negroni (CSVN) per questa opportunità, convinto del fatto che una collaborazione sempre più sinergica possa avere nei prossimi anni un ruolo di primo piano per stimolare ulteriormente la crescita del Ticino come hub per la formazione di professionisti dedicati alla clientela privata internazionale.
Il ruolo di STEP e la sua evoluzione
STEP (Society of Trust and Estate Practitioners) è un’associazione internazionale attiva dal 1991 che riunisce professionisti del settore trust, patrimoni e successioni, al fine di promuovere standard di eccellenza attraverso programmi di studio e formazione continua. In Svizzera, STEP opera attraverso varie sedi locali, tra cui STEP Verein, fondata nel 2008, che riunisce i quattro centri di Lugano, Lucerna-Zug, Zurigo e Vaduz.
Nel 2016 è stata istituita la Swiss and Liechtenstein STEP Federation (SLSF), che, oltre a STEP Verein, comprende i centri di Ginevra, Losanna e Basilea. Questa associazione si occupa di coordinare le attività delle varie sedi e di organizzare la STEP Alpine Conference ad Interlaken, evento annuale che attira oltre 300 professionisti da tutto il mondo. L’attività di STEP copre numerose aree di interesse tecnico, con focus principale sull’istituto del trust e altri strumenti di pianificazione patrimoniale e successoria.
L’organizzazione ha inoltre istituito dei gruppi di lavoro (Special Interest Groups) focalizzati sui singoli settori di interesse tecnico dell’associazione, come Business Families, Contentious Trusts and Estates, Cross-Border Estates, Digital Assets, International Clients, Mental Capacity e Philanthropy Advisors, per garantire ai suoi membri una formazione sempre più mirata e completa. La qualifica di Trust and Estate Practitioner (TEP) dei nostri membri è riconosciuta a livello internazionale come requisito fondamentale per la gestione e consulenza in materia di trust.
Ad oggi l’associazione conta oltre 21’000 membri nel mondo, con profili professionali molto eterogenei. La presenza di wealth planners, private bankers, così come notai, avvocati, fiduciari e trustee, è una conseguenza dell’ampia offerta formativa, che sempre più coinvolge tutte le principali aree di interesse del mondo della clientela privata.
STEP Lugano
Il centro STEP di Lugano è stato costituito nel 2006 con l’obiettivo di formare i professionisti locali e promuovere i valori di STEP Worldwide sul territorio. Negli anni, il numero di iscritti è cresciuto fino a contare oggi oltre 70 membri, prevalentemente attivi nel Luganese.
Un obiettivo per i prossimi anni sarà sicuramente quello di intensificare il coinvolgimento di altre piazze ticinesi come Locarno e Bellinzona, oltre ad incrementare la cooperazione con altri centri STEP in Svizzera e oltre confine. A questo proposito, negli ultimi due anni STEP Lugano ha promosso numerose iniziative in collaborazione con altre branches. Si è per esempio stabilita una cooperazione con STEP Italy nell’ottica di mantenere una conversazione permanente su temi tecnici di interesse comune, tramite l’organizzazione di un evento bilaterale annuale e di singoli seminari su tematiche di interesse comune. Lo stesso approccio viene adottato con gli altri centri svizzeri e internazionali.
La partecipazione di professionisti di altre sedi, sia come relatori che come auditori, è stata sicuramente agevolata dall’organizzazione di eventi ibridi, in presenza a Lugano ma con la possibilità di partecipare da remoto, talvolta anche con servizi di traduzione simultanea. Ritengo inoltre fondamentale, oltre alla collaborazione con centri STEP, anche quella con associazioni terze di professionisti coinvolti nella pianificazione patrimoniale e successoria, così come con autorità locali, ad esempio con l’autorità LAFE, con cui sono stati organizzati vari seminari di confronto sul tema della detenzione di beni immobiliari svizzeri da parte di trust.
Infine, essendo la formazione continua uno degli scopi primari dell’associazione, sono convinto dell’importanza del dialogo e del confronto costante con le istituzioni didattiche del territorio.
Collaborazione fra STEP Lugano e CSVN
In questo contesto, il rapporto tra il CSVN e STEP Lugano, iniziato oltre 15 anni fa, è un esempio virtuoso del dialogo fra diverse realtà del territorio. Si è fin da subito compresa l’importanza di identificare sinergie per valorizzare l’offerta formativa della piazza verso tematiche legate all’istituto del trust e della pianificazione successoria.
La volontà di mantenere una continua comunicazione tra i due centri è stata cristallizzata in un accordo di collaborazione in ambito formativo, che favorisce lo scambio di conoscenze e proposte su temi tecnici legati ai trust e alla pianificazione. Lo scopo dell’accordo è stato proprio quello di accelerare il processo di coesione della piazza finanziaria ticinese e di accrescere le competenze degli operatori finanziari.
Alla luce di questa collaborazione, i due centri si sono confrontati negli anni segnalandosi reciprocamente tematiche ed iniziative di comune interesse tecnico che potessero rispondere alle esigenze formative e di aggiornamento della piazza finanziaria e professionale. Interessanti temi oggetto di riflessione congiunta negli ultimi mesi sono stati, ad esempio, la governance dei family business, a cui è stato dedicato un corso specifico, il ruolo sempre più importante dell’arte nella pianificazione patrimoniale e l’opportunità per la piazza di attrarre il flusso migratorio che si prevede possa provenire dal Regno Unito nei prossimi anni.
Colgo l’opportunità fornita da questa positiva collaborazione per incoraggiare le altre sedi svizzere ad intraprendere analoghi percorsi con centri formativi locali. Solamente tramite un dialogo permanente e un confronto su tematiche tecniche con istituzioni del territorio, l’associazione può evolvere accogliendo nuovi stimoli ed elaborando progetti innovativi.
Aggiornamento su trust e regolamentazione dell’attività in Svizzera
Per quanto riguarda i temi recentemente analizzati dall’associazione, sicuramente va menzionato il progetto di legge regolatrice svizzera sul trust, attualmente decaduto. Nel settembre dell’anno scorso il Consiglio federale ha rinunciato a elaborare un messaggio e ha proposto al Parlamento lo stralcio della mozione. Si è persa così una opportunità per la comunità professionale locale, che si era mobilitata con partecipazione attiva durante la consultazione pubblica dell’Avamprogetto nella primavera del 2022. Tuttavia è emersa chiaramente la mancanza in Svizzera di uno strumento per la pianificazione patrimoniale e successoria. Per colmare tale vuoto, si sta ora lavorando al progetto concernente l’introduzione delle fondazioni private di famiglia nell’ordinamento svizzero.
Con la mozione Burkart del dicembre 2022, è stata infatti proposta la modifica dell’articolo 335 CC al fine di sopprimere il divieto delle fondazioni familiari di mantenimento. Tale mozione è passata alle due camere federali, e si attende ora il parere del Consiglio federale. Sul fronte delle licenze per i trustee professionali, FINMA ha adottato un approccio basato sul rischio, consentendo anche alle strutture più piccole di operare, purché rispettino gli standard professionali e gestiscano il rischio in modo adeguato. Ad oggi sono state approvate 88 licenze, una decina delle quali in Ticino. Tuttavia FINMA ha annunciato all’inizio di quest’anno, tramite la Comunicazione FINMA sulla vigilanza 01/2024, l’obbligo per i trustee di ottenere l’autorizzazione non solo in base ai requisiti dell’art. 19 cpv 1 lett. a e b OisFI, ma anche nei casi in cui abbiano facoltà illimitata di disporre di valori patrimoniali di terzi superiori ai 5 mln CHF (art. 19 cpv 1 lett. c).
FINMA invita tutti i trustee rientranti in questa categoria ad annunciarsi entro fine giugno e a presentare la richiesta di autorizzazione non oltre la fine del 2024. Un altro aspetto da menzionare è il progetto di legge in merito all’implementazione del registro dei beneficiari effettivi, che resta un tema molto dibattuto, poiché deve bilanciare la conformità alle normative internazionali sulla trasparenza con il principio svizzero di confidenzialità.
Al momento sembra che tale progetto coinvolga solo le società e non i trusts. Il tema della pianificazione successoria è centrale per la nostra associazione e negli ultimi due anni in Svizzera vi sono stati aggiornamenti rilevanti a questo riguardo, da noi approfonditi attraverso diversi seminari in un’ottica sia domestica che transnazionale.
In particolare, faccio riferimento alla revisione del diritto successorio in vigore dal 1 gennaio 2023, che ha reso più flessibile il nostro ordinamento in tema di legittima, oltre alla revisione delle norme successorie della Legge sul Diritto Internazionale Privato svizzera (LDIP), che si prevede entrino in vigore dal primo gennaio del prossimo anno, nell’ottica di modernizzare il diritto internazionale successorio svizzero armonizzandolo alla normativa del Regolamento 650/2012 EU sulle successioni.
Trends e prospettive per la piazza
Dall’osservatorio associativo e professionale noto una serie di temi legati ai grandi patrimoni che possono rappresentare per la piazza ticinese un’opportunità di sviluppo nei prossimi anni.
Per esempio, rilevo un crescente interesse verso temi di governance applicata ai tipici strumenti di pianificazione patrimoniale e successoria. Questo in particolar modo in riferimento a strutture istituite da famiglie imprenditoriali per garantire continuità alla gestione del patrimonio nel corso dei passaggi generazionali. In questi anni molti patrimoni si stanno trasformando da industriali a finanziari. Da questo processo deriva l’esigenza di individuare soluzioni che consentano una successiva diversificazione del patrimonio garantendo un costante coinvolgimento della famiglia. In questi casi vi è una partecipazione, all’interno delle strutture, sia dei membri della famiglia che dei professionisti esterni con diversi profili come avvocati, fiduciari e gestori patrimoniali.
La piazza ticinese può sicuramente rispondere a questo trend offrendo un alto livello professionale in tutti gli ambiti legati alla gestione dei grandi patrimoni. Nell’ambito delle strutture trust che consentono soluzioni personalizzate per la gestione del patrimonio familiare, l’utilizzo delle Private Trust Company (PTC) e Dedicated Trust Company (DTC) sta generando particolare interesse in Svizzera, soprattutto alla luce della nuova regolamentazione FINMA che ha definito tali strutture.
L’implementazione di questi veicoli può accelerare la creazione di competenze locali per la gestione di tematiche di family governance ad ampio spettro. La piazza Ticinese si sta evolvendo in questi anni creando un centro di competenze rivolte alle esigenze di famiglie imprenditoriali non solo puramente finanziarie, ma che riguardano ambiti di attività proprie di family offices. Le famiglie alle quali si rivolgono questi servizi sono soprattutto svizzero-italiane, ma anche internazionali. Ritengo che sempre più il Ticino debba ridurre l’eccessiva dipendenza dal mercato italiano, strutturandosi invece come piattaforma per famiglie internazionali. Questo processo dovrebbe auspicabilmente beneficiare dalla migrazione di famiglie verso il nostro cantone.
L’intera piazza professionale dovrà però nei prossimi mesi cogliere le occasioni fornite dai cambiamenti dei regimi di residenza di altri paesi per attrarre UHNWI in Ticino. In particolare si potrebbe beneficiare di un aumento di globalisti a seguito delle modifiche al regime di UK Res Non- Dom.
Infine, osservo una maggiore professionalizzazione dei ruoli in ambito trust, che va oltre il tradizionale ruolo di trustee per includere figure come il protector. Questo evidenzia l’importanza di competenze specializzate e aggiornate per affrontare le sfide complesse del panorama fiduciario contemporaneo.
Conclusioni
Alla luce di queste prospettive, sono convinto che non mancheranno opportunità professionali e di specializzazione tecnica e che il ruolo associativo sarà fondamentale nel formare e connettere i membri della piazza ticinese con il network internazionale di STEP.
Il contributo di un’istituzione formativa autorevole come il CSVN sarà cruciale nel fornire risorse e programmi di alta qualità per supportare la crescita e lo sviluppo professionale della regione.